#01/24
IL MAGAZINE GLOBALE PER I COLLABORATORI DI GF

© Tiago Coelho

Un amore che non invecchia mai

Daniel Marchet, Sales Assistant presso GF ­Machining Solutions nel Brasile del Sud, ha avuto la passione per le auto d’epoca fin da bambino. Oggi le restaura e ha anche intrapreso un lungo viaggio in Patagonia in un vecchio furgoncino della VW. Il suo debole per le auto si presta perfettamente per la sua professione.

Negli anni ‘80 e ‘90, guidare in Brasile era un’avventura, soprattutto nelle zone interne del Paese. Spesso si incontravano macchine con sei o sette persone, a volte erano persino 10 se c’erano dei bambini. Si sedevano nel portabagagli, lasciando il portellone aperto, e le cinture di sicurezza erano semplicemente un accessorio decorativo. Il 37enne Daniel Marchet ricorda così i viaggi della sua infanzia.

graphic

“Le visite alla fattoria di mio nonno a Nova Milano, poi, erano una vera e propria spedizione”, racconta Daniel. Il nonno andava sempre a prendere la famiglia a Caxias do Sul, una città di 500.000 abitanti a circa 110 chilometri a nord di Porto Alegre, la capitale dello Stato federale del Brasile Rio Grande do Sul. Il nonno andava in auto con la famiglia nella piccola cittadina di Nova Milano, nella zona di Farroupilha, dove si occupava di una fattoria durante i fine settimana. Durante questi “viaggi” riusciva a far entrare tutti i sette o otto componenti della famiglia nella sua Marajó, la versione brasiliana dell’Opel Kadett di General Motors: gli adulti sedevano davanti, almeno due bambini nel portabagagli.

Una passione per tutto quello che si guida

La passione di Daniel per la riparazione e la restaurazione delle auto d’epoca, però, era nata già prima della Marajó degli anni ‘80. “Sono nato a Ijuí, una città dell’entroterra dello Stato Rio Grande do Sul. Si trova a circa 395 chilometri da Porto Alegre ed è una regione che vive soprattutto di agricoltura. In TV vedevamo spesso pubblicità di trattori e trebbiatrici. Mia madre ci scherza su ancora oggi e dice che la mia prima parola è stata ‘macchina agricola’”, afferma ­Daniel. Nella sua piccola proprietà, il nonno di ­Daniel riparava da solo i suoi trattori. Daniel restava spesso a guardarlo e con il tempo si è innamorato della parte tecnica che aziona queste macchine.

Da ragazzo, quando ancora non poteva guidare, si dilettava con le biciclette. Lui e i suoi amici amavano smanettare con le loro piccole due ruote e le modificavano in base ai loro gusti. “Verniciavamo e riparavamo le nostre biciclette in casa”, ricorda. Ma più che alle bici, Daniel era interessato ai motori. All’età di 15 anni inizia a lavorare e risparmia per acquistare la sua prima auto: un Maggiolino della VW, conosciuto in Brasile con il nome di “Fusca”. Con questo acquisto, la sua passione per le auto e i motori cresce. “Inizialmente mi incontravo con altri amanti di questo modello. Insieme abbiamo fondato il fan club locale del Maggiolino ‘Caxias Fusca Clube’. Nel quartiere in cui vivevo insieme ai miei genitori a Caxias do Sul, tutti i nostri amici e vicini avevano un Maggiolino. Abbiamo sempre riparato le nostre auto da soli, perché i ricambi e i meccanici erano difficili da trovare. Trascorrevo le ore all’autodemolizione per trovare i pezzi”, racconta Daniel.

Una lunga storia d’amor
2004

2004

graphic © riservato

Daniel si incontrava sempre con i suoi amici nel garage di suo padre. Un giorno uno dei suoi vicini ha comprato un furgoncino T1 della VW. Daniel se ne è subito innamorato.

2009

2009

graphic © riservato

Il suo vicino ha deciso di rivendere il furgoncino Bulli. Inizialmente voleva restaurarlo, ma alla fine ci ha rinunciato. Daniel ha colto l’occasione al volo e ha acquistato il gioiellino della VW.

2009

2009

graphic © riservato

Pezzo dopo pezzo Daniel ha restaurato il furgoncino con l’aiuto dei suoi amici. Con il T1 restaurato e altre auto d’epoca, hanno deciso di intraprendere un viaggio in Patagonia.

2020

2020

graphic © riservato

Ancora oggi Daniel si prende cura del suo furgoncino VW, non più nel garage di suo padre ma nell’officina South Custom Garage, che ha affittato insieme ai suoi amici.

Migliorare senza alterare

Daniel possiede un pick-up Ford F-100 del 1984 e un van della VW, conosciuto in Brasile anche come Combi VW, più vecchio del pickup di 10 anni e attualmente il suo veicolo preferito. Dopo molti anni di esperienza, Daniel è in grado di costruire da sé le parti di ricambio nel caso in cui non trovi nulla di adeguato in Brasile o all’estero. Per anni, il garage di suo padre è stato il punto di ritrovo di Daniel e dei suoi amici. Tuttavia, da quando si è sposato e non vive più lì, si incontrano in un’officina a Caxias do Sul, a otto chilometri dalla casa di Daniel.

Insieme ai suoi amici, che come lui hanno un debole per le auto d’epoca, Daniel si reca spesso in officina. Con una superficie di circa 380 metri quadrati, il padiglione può ospitare fino a otto automobili e numerose parti di ricambio. Nel tempo, Daniel e i suoi amici hanno installato un ponte sollevatore idraulico, una cabina di verniciatura e un impianto di brasatura. “L’officina ha una dotazione molto professionale. Uno dei miei amici del fan club che ci lavora l’ha ribattezzata ‘South ­Custom Garage’”. Oltre alle auto e a tutti gli attrezzi, ci sono anche numerosi pezzi di ricambio per le auto d’epoca, come pompe e cerchioni.

© Tiago Coelho

Daniel Marchet vuole migliorare le auto senza alterarne l’essenza. Dà libero sfogo alla sua passione in un garage insieme ai suoi amici.

© Tiago Coelho

Daniel tra le sue auto d’epoca preferite nei 380 m2 dell’officina South Custom Garage.

© Tiago Coelho

Lavoro di precisione: Daniel controlla il filtro della benzina di una vecchia Ford F100 del 1984.

© Tiago Coelho

Daniel arricchisce il motore di una muscle car americana con un bel dettaglio estetico.

Il cuore del veicolo: Daniel controlla i collegamenti elettrici e la superficie di un nuovo motore V8.

Nessuna auto esce dall’officina senza un collaudo.

© Tiago Coelho

Daniel Marchet ama i classici: ama lavorare soprattutto alla Chevrolet Opala del 1974, una muscle car brasiliana.

© Tiago Coelho

L’auto d’epoca di Daniel davanti al South Custom Garage a Caxias do Sul (Brasile).

Durante la settimana, l’officina è al servizio dei clienti ma nel fine settimana si trasforma nel laboratorio creativo di Daniel e dei suoi amici. Prima di iniziare ad allentare e stringere i bulloni, si fanno una bella chiacchierata. “Ci confrontiamo sempre sui progetti, nuovi o in corso, ognuno di noi espone le proprie idee e poi iniziamo”, spiega Daniel. “Quello che mi piace di più dell’officina è la collaborazione tra amici”, aggiunge. Spesso sono in cinque in officina, la cerchia di amici conta dieci persone. “Anche se tutti lavoriamo a diversi progetti, ci aiutiamo sempre, ci diamo consigli oppure scherziamo, cosa in cui siamo molto bravi”, dichiara Daniel. I suoi amici che condividono con lui questa passione, hanno una missione ben precisa: “Noi miglioriamo le auto esteticamente senza però alterare la loro essenza”. La pandemia di COVID-19 (e soprattutto il lockdown) ha cambiato le cose per un po’ nel 2020. Gli amici non si sono più ritrovati nel garage fino alla fine di giugno. Adesso hanno iniziato a incontrarsi di nuovo; tuttavia, quando lavorano insieme, indossano sempre la mascherina.

© Tiago Coelho
La passione di Daniel per la tecnologia è iniziata lavorando alle due ruote. Da qui è nata la sua passione per le auto d’epoca.

Grandi avventure su ruote

Nonostante Daniel ami ancora molto il suo maggiolino, il suo cuore adesso appartiene al van della VW. La più grande avventura che ha vissuto con questo bus è stata tra il 2009 e il 2010. Daniel e i suoi amici del club del maggiolino hanno organizzato un road trip, che hanno battezzato “Fuscaustral”, in Patagonia, una regione tra l’Argentina e il Cile, all’estremità del Sudamerica, a circa 1.600 chilometri da Caxias do Sul. “Abbiamo programmato il viaggio e la logistica per un anno”.

Il furgoncino Bulli della VW non era in perfetto stato, ma Daniel se ne è accorto solo durante il viaggio. “Subito dopo il confine tra il Brasile e l’Argentina, abbiamo bucato una ruota. Non era grave perché avevo sei pneumatici”. Dopo 960 chilometri abbiamo avuto il primo ­problema: il Bulli VW non funzionava con la normale benzina argentina. In Brasile la benzina viene mescolata con il 27 percento di etanolo e con quella argentina il motore non partiva. Così Daniel ha dovuto ricalibrare il motore letteralmente per strada. Dopo altri 1.930 chilometri, c’è stato il secondo inconveniente: “Il dispositivo di avviamento si è rotto e non c’era nessuna possibilità di ripararlo oppure di trovare un pezzo di ricambio”, racconta Daniel amareggiato. Per questo, per tutto il resto del viaggio gli amici dovevano spingere il furgoncino ogni volta che volevano accenderlo. Dopo 23 giorni e più di 9.600 chilometri, siamo tornati a casa. Daniel non voleva abbandonare il suo compagno di avventura: al contrario. “Dovevo riparare il motore, così ho deciso di rifare tutto nuovo. Ho iniziato con il pianale e mi sono ripromesso di restaurarlo completamente”, spiega Daniel. L’ultima avventura del gruppo ha avuto luogo prima della pandemia, a gennaio 2020. La loro meta era il deserto di Atacama in Cile. Per questo motivo, il viaggio è stato denominato “Fuscatacama”. Questa volta il van della VW è rimasto a casa e Daniel ha portato il suo F-100.

© riservato
I vari veicoli d’epoca in posa con il deserto di Atacama sullo sfondo.
© riservato
Daniel con i suoi amici del garage durante il loro viaggio nel deserto di Atacama, nel gennaio 2020. È un gruppo esperto. Circa 11 anni fa, insieme hanno intrapreso un viaggio in Patagonia con le loro auto, percorrendo 9.600 km in 23 giorni. Questa esperienza li ha uniti profondamente.

A tutto gas verso il futuro

Daniel è così caparbio anche nella sua professione. Lavora da più di 12 anni presso GF Machining Solu­tions a Caxias do Sul ed è stato nel supporto tecnico per le macchine dello stabilimento. “Rispetto allo stabilimento di San Paolo del Brasile, dove ogni reparto ha i suoi specialisti, qui ho lavorato per ogni reparto e ho operato su macchine sempre differenti”. Successivamente la carriera di Daniel ha avuto una svolta in direzione delle Vendite. Oggi è Sales Assistant presso GF Machining Solu­tions in Brasile e oltre a lavorare full-time, nel tempo libero cerca di portare a termine i suoi studi di giurisprudenza.

© Tiago Coelho
Nel GF ­Tech Center mostra ai clienti le nuove tecnologie..
© Tiago Coelho
Solitamente, la giornata di Daniel inizia con una visita ai clienti oppure si reca in ufficio. Nel suo lavoro, Daniel applica la stessa precisione che utilizza quando avvita e monta pezzi per le sue auto nell’officina South Custom Garage.

Daniel riesce però a trovare ancora tempo per restaurare e ricostruire vecchie auto con i suoi amici. Purtroppo, la pandemia di coronavirus ha sospeso gli incontri del fine settimana per un po’ di tempo. Nei primi due mesi del 2020, l’officina del suo amico è rimasta chiusa, anche se il titolare continuava a lavorare alle auto a porte chiuse. Daniel ha finito di lavorare in modalità smart working a giugno 2020. “Mi sono fatto coraggio e ho iniziato a uscire nuovamente di casa. Il sabato ho ripreso ad andare in officina per lavorare alle mie auto. Non abbiamo organizzato BBQ o riunioni di gruppo, ma almeno potevamo dedicarci di nuovo insieme al nostro hobby”, racconta Daniel ricordando i tempi in cui si divertiva con i suoi amici nel garage e bevevano Chimarrão, una bevanda calda tipica di Rio Grande do Sul. Adesso è impensabile fare una cosa del genere, perché la bevanda viene passata da una persona all’altra. “Ma in questi tempi difficili, quello che conta è l’amicizia e ci godiamo il tempo trascorso insieme”, assicura Daniel.

Questo sito web utilizza i cookie per ottimizzare la tua esperienza con l'online magazine.

https://globe.georgfischer.com/it/wp-json/public/posts